

Responsabilità del Proprietario e Linee Guida Comportamentali
Secondo l’art. 2052 del Codice Civile, il proprietario di un cane – o chiunque lo abbia in custodia – è sempre responsabile dei danni che l’animale può causare, anche se smarrito o fuggito, salvo prova di caso fortuito.
Custodia temporanea e responsabilità
Quando un cane viene affidato a una pensione o centro cinofilo per custodia o addestramento, la responsabilità legale rimane in capo al proprietario, a meno che non vi sia un uso attivo e continuativo da parte del depositario.
In caso di lezioni con istruttore, il proprietario è responsabile dei comportamenti del proprio cane, salvo che l’educatore accetti consapevolmente rischi straordinari.
Nucleo familiare
Se il cane appartiene a tutta la famiglia, il responsabile è il capofamiglia, a meno che venga dimostrato che un altro membro ne ha l’uso esclusivo.
Prevenzione e sicurezza
Portare il cane in spazi pubblici richiede attenzione e responsabilità. Il proprietario deve:
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Tenere il cane al guinzaglio e pronto a trattenerlo.
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Applicare la museruola, se necessario.
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Accorciare il guinzaglio in caso di avvicinamento a persone o altri animali.
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Porre sé stesso come barriera di sicurezza.
Queste precauzioni non sono solo consigliate, ma essenziali per ridurre i rischi e le responsabilità.
Comunicazioni obbligatorie
Nel caso in cui il cane presenti comportamenti aggressivi, è doveroso informare la direzione prima dell’inizio di qualsiasi attività educativa. In mancanza di comunicazione, la responsabilità legale rimane totalmente al proprietario.

Obbligo di Soccorso per Animali Investiti
In Italia è legge: se un animale viene investito, chi guida ha l’obbligo di fermarsi e prestare soccorso. L’inosservanza comporta una sanzione fino a 1.559 euro.
Secondo l’articolo 32 della Legge 1720 e le modifiche al Codice della Strada (D.Lgs. 285/1992), il soccorso agli animali feriti non è più solo un gesto di umanità, ma un dovere civile e legale.
In sintesi:
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È obbligatorio fermarsi in caso di incidente che coinvolga animali da compagnia, da reddito o protetti.
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L’automobilista deve attivarsi per garantire un tempestivo intervento.
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Anche i mezzi di soccorso per animali sono ufficialmente riconosciuti, con dispositivi acustici e luminosi come le ambulanze.
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Anche un privato cittadino può trasportare un animale ferito in caso di emergenza, purché giustificato come “stato di necessità”.
Questo rappresenta un grande passo avanti nella tutela degli animali e nella promozione di una cultura del rispetto.